LA CATTEDRALE DI SQUILLACE (Intitolata alla Madonna dell’Assunta)

L’attuale chiesa Cattedrale, consacrata il 6 maggio del 1798, fu edificata dopo il terremoto del 1783 dal Vescovo Nicola Notaris su disegno dell’ingegnere Claudio Rocchi pressappoco nello stesso sito dove, nel 1096, era stato eretto il primo edificio di culto latino, voluto dal conte normanno Ruggiero I d’Altavilla. I lavori, durati circa quattordici anni, furono condotti da quattordici maestri scalpellini, guidati da Domenico Caruso di Altilia.

La facciata, maestosa ed austera, realizzata in pietra da taglio di ispirazione romanica si presenta con un corpo centrale, leggermente avanzato rispetto a quelli laterali, a forma basilicale. I tre portali scolpiti con timpano a lunetta vengono preceduti da una piccola scalinata sempre in pietra lavorata. Una trabeazione con balaustre divide la facciata in due, in senso orizzontale. Nel secondo ordine si notano due monofore e, sulla destra, un orologio. All’interno dell’impianto a tre navate divise da pilastri, sono conservate alcune interessanti opere di valore storico artistico: il fonte battesimale del XVI secolo composto da una conca marmorea con piccole teste di cherubini e stemmi vescovili; il monumento sepolcrale al vescovo Capece Galeota, vissuto tra il XV ed il XVI secolo, e una tela settecentesca di Domenico Basile.
Di particolare attrattiva appare anche la cappella dedicata a Sant’Agazio Martire, patrono di Squillace, che presenta un fastigio marmoreo rosa con quattro colonne sormontato da una cornice con attico e un candelabro decorativo centrale del1580. Del sec. XVIII sono invece i due sportelli di legno con intagli ed artistiche pitture raffiguranti le immagini di Sant’Agazio e San Gregorio. I mosaici sulle pareti laterali, opera del maestro lucchese U. Mazzei, raffigurano il martirio e l’arrivo del martire a Squillace.
All’inizio dello scorso secolo risalgono invece le decorazioni interne alla chiesa realizzate da Carmelo Zimatore e Diego Grillo da Pizzo tra il 1915 e il 1918.
Durante i lavori compiuti nell’ultimo ventennio del ‘900, che hanno consentito il completamento della “crociera” dell’impianto originario dopo duecento anni dalla sua edificazione, sono stati scoperti le vecchie rovine normanne a conferma della localizzazione della più antica chiesa di culto latino.

 

interno della Basilica  Cattedrale Squillace